giovedì 28 gennaio 2016

Il modo giusto

Mi spiegò che aveva scelto il modo sbagliato, per andarsene. Io poi, nel salutarlo, mi chiesi se esistesse il modo giusto. O se non ci stessimo tutti muovendo in un balletto di piccolissime, trascurabili variazioni sul tema dell'errore.



mercoledì 20 gennaio 2016

Predisposizioni

Ci sono dei momenti nei quali mi sembra di aver capito tutto, è come se diventassi padrona delle mie sensazioni, come quando si cerca invano di ricostruire il sogno della notte precedente, invano, sì, fino a che un accidente casuale non giunga a offrire il filo per ricostruire in modo limpido il concatenarsi degli eventi.
Poi, in modo altrettanto casuale, mi chiedi come sia andata. E senza volerlo mi riporti ad ammettere che non riesco a vivere pienamente ciò che ho, non vivo l'adesso, sai, mi perdo a pensare a quando non avrò più ciò di cui potrei godere ora.
Mi dici che sono predisposizioni.
Sorridi, e sorridendo capisci.

martedì 12 gennaio 2016

Il mio amico George (23)

"Sai", mi apostrofò domenica sera, davanti alla seconda rossa media, "è sul futuro remoto che mi incaglio. Mi manca l'immaginazione. A me. Non riesco, ci crederesti?, non mi riesce di immaginare niente di preferibile"

Dormi, che è meglio

"Sai quello strato di assuefazione che si forma sulla mente e sugli argomenti di certe persone, quelle alle quali ti avvicineresti per togliere loro la polvere dal volto... È simile a una cappa, come il silenzio che grava sopra a un'osservazione fatta a sproposito"

Dormi, che è meglio 

"Un oblio così profondo da raggiungere il mutamento"

Dormi, che è meglio così

lunedì 4 gennaio 2016

Bianco

Come se di colpo ci si trovasse tutti nella tacita e inquieta attesa di qualche cosa. In montagna no, è normale che ci sia. Ma non qui, e quelle poche volte che capita che imbianchi strade e tetti e campi, anche se per poco tempo, i suoni appaiono innaturalmente smorzati, la luce lisergica, l'atmosfera come avvolta per intero da una specie di trepidazione che toglie peso e forma.
Nell'attesa.